La filettatura è il tipo di costruzione che permette l’accoppiamento di due elementi per assemblare elementi tra loro. La filettatura nello specifico è utilizzata per assemblare le parti tra loro in modo da mantenerle comunque smontabili quindi non fisse quindi quando è possibile disassemblare il collegamento recuperando le parti senza danneggiarle. Per rappresentare questi procedimenti viene utilizzato il disegno meccanico che ha il compito di rappresentare le forme e le dimensioni di un oggetto perché possa essere costruito. In molti casi il disegno dovrà rappresentare una struttura meccanica formata da più parti, assemblate fisicamente insieme mediante diversi sistemi di collegamento, nella posizione assunta dopo il montaggio.
La filettatura si ottiene facendo ruotare e traslare di moto uniforme una figura piana (generatrice della elicoide) a contatto con la superficie esterna di un cilindro o di un cono che genera la vite oppure con la superficie interna di un cilindro o di un cono generando la madrevite. La vite (maschio) e la madrevite (femmina) insieme creano il collegamento filettato. La vite a sua volta si compone del filetto ovvero la parte che risalta a sezione costante avvolgendosi secondo un’elica e il nocciolo cioè la parte non intaccata dalla filettatura.
Parametri della filettatura
La filettatura si compone di diversi parametri che generano risultati differenti e ne caratterizzano le parti specifiche e i valori delle stesse.
- Cresta e fondo del filetto congiungono rispettivamente i due fianchi di un filetto e i fianchi di due filetti contigui.
- Il diametro del filetto si riferisce al diametro del cilindro ideale che passa sulle creste oppure al diametro del cilindro ideale che passa sul fondo
- Con il termine passo filettatura si intende la distanza tra le creste di due filetti consecutivi oppure tra due punti corrispondenti situati sui fianchi paralleli. Quindi la distanza tra due punti omologhi della figura è chiaramente proporzionale all’altezza del filetto. Nelle filettature ad un solo principio il passo coincide con l’avanzamento mentre in quelle a due o più principi l’avanzamento si ottiene moltiplicando il passo apparente con il numero dei principi. La filettatura a passo fine viene utilizzata quando è richiesta maggior capacità anti svitamento, oppure capacità di tenuta ai fluidi o quando è necessaria una regolazione dell’avvitamento molto preciso.
- Il verso indica il tracciato elicoidale di una filettatura e può essere destrorsa o sinistrorsa a seconda che l’avanzamento assiale avvenga con rotazione oraria o antioraria.
- Il triangolo generatore indica la figura geometrica da cui è dedotta forma e dimensione del profilo base.
- Per diametro nominale si intende il diametro esterno d della vite, misurato sulla cresta del filetto, e il diametro D della madrevite, misurato sul fondo del filetto.
- Nella filettatura esistono diversi profili: i profili ideali ovvero la figura geometrica che caratterizza la filettatura; i profili nominali che sono differenti per l’eventuale troncatura ed arrotondamento sulla cresta e sul fondo dei filetti e i profili di esecuzione che sono quelli effettivamente realizzati nella pratica.
Queste caratteristiche riportate su una tabella filettature identificano le diverse filettature e composte insieme formano un sistema di filettature come la filettatura Whitworth o la filettatura metrica facilitando l’identificazione dell’elemento più adatto all’uso.