La classificazione della bulloneria viene effettuata prendendo in considerazione le categorie e le classi di resistenza dei bulloni. Viti e bulloni si distinguono in base all’utilizzo:
- la vite collega gli elementi utilizzando un foro filettato ed è avvitata esercitando una torsione sulla testa,
- il bullone è usato con un dado ed è serrato applicando una torsione sul dado,
- il prigioniero è una vite filettata da entrambe le parti; il prigioniero viene avvitato sull’elemento filettato e viene posizionato e bloccato con il dado l’altro elemento.
La bulloneria
Il bullone è un elemento di giunzione smontabile tra due parti meccaniche formato da un elemento maschio e uno femmina caratterizzati da diametro e lunghezza. In genere hanno teste a forma cilindrica o, più comunemente, esagonale che ha dimensioni maggiori del foro e del fusto, così da evitare problemi di perdita di fissaggio. In generale la testa può anche essere a bottone; bassa e tonda; solo tonda; a goccia o piana. La bulloneria inox è generalmente la più diffusa ma i materiali che si utilizzano per dadi e bulloni possono essere:
- Acciaio
- Ottone
- Acciaio inossidabile
- Bronzo
- Titanio
- Nylon e Telfon (per elementi che non sono sottoposti a sollecitazioni particolarmente gravose)
- Vetro e porcellana (per gli isolatori elettrici, data la loro bassissima conducibilità elettrica)
I collegamenti bullonati sono molto utili quando si ha la necessità di resistenza a forze esterne di trazione e di taglio e di smontarli senza rovinare i componenti. L’insieme bullone – elementi collegati costituisce un sistema elastico la cui rigidezza dipende dalle rigidezze di entrambi i componenti.
I bulloni vengono serrati in modo da produrre un precarico iniziale che pone gli elementi in compressione in modo che non abbiano movimenti relativi di allontanamento a causa di forze agenti in direzione normale e diminuisca l’ampiezza delle sollecitazioni di fatica sul bullone.
I bulloni si distinguono in normali e ad alta resistenza. I bulloni normali sono utilizzati per collegare fra di loro le cosiddette giunzioni a taglio e la resistenza del giunto si basa tutta sulla resistenza al taglio del bullone. Invece i bulloni ad alta resistenza trovano largo impiego nelle giunzioni che hanno la necessità di restare bloccate in funzione dell’attrito creato dalla pressione che si crea al momento della stretta del dado sulla vite. L’utilizzo dei bulloni è particolarmente ampio in carpenteria e la classificazione avviene in base alla loro resistenza al taglio, alla trazione, allo snervamento e la resistenza cosiddetta ultima. La classificazione dei bulloni è prevista dalle tabelle UNI 150 3740 e 4759 che definiscono univocamente la bulloneria completando le caratteristiche dimensionali con le relative tolleranze.
Misure bulloni
Sono disponibili diverse tabelle per consultare le misure dei bulloni. Bisogna individuare l’elemento specifico da ricercare dal momento che con il termine bullone si indica una vasta gamma di componenti che si distinguono per finalità, dimensione, forma, tolleranza, materiale, trattamento superficiale, caratteristiche tecniche e persino qualità. In linea generale tutti i prodotti di bulloneria nascono con l’obiettivo di collegare più elementi tra loro.