Acciaio inox ferritico: caratteristiche chimiche
L’acciaio inox ferritico è composto, oltre alla componente di Cromo, tendenzialmente variabile fra tra l’11 e il 19%, da molibdeno, alluminio che permette di aumentarne la resistenza all’ossidazione a caldo, e zolfo che ne facilita la lavorabilità. Nella lega è quindi assente il Nichel, così come altri elementi capaci di formare austenite. L’assenza del Nichel, che viene quotato quotidianamente alla LME, London Metal Exchange, conferisce a questa particolare tipologia di acciaio inossidabile una peculiare stabilità di prezzo, essendo meno suscettibile alle fluttuazioni del prezzo del Nichel stesso. Proprio questa stabilità del prezzo, unita a delle caratteristiche meccaniche costantemente migliorate, ha portato ad un sempre maggiore utilizzo. Come per gli acciai inox martensitici la sigla AISI che li individua è 400 o 4XX, esempi di acciai inox ferritici sono:
- AISI 409: stabilizzato al Titanio, che permette una migliore saldabilità, con Cromo all’11% per applicazioni ad alta temperatura fino a 600º C;
- AISI 430: è il grado di acciaio inossidabile ferritico attualmente più utilizzato a livello mondiale, anche perché la presenza di piccole quantità di Zolfo ne favorisce la lavorabilità;
- AISI 444: la presenza di Cromo e Molibdeno assicura ottima resistenza alla corrosione e ne migliora la saldabilità. Fra i punti di forza di questa tipologia di acciaio inox ferritico vi sono un’elevata resistenza alla tenso-corrosione e ottime proprietà meccaniche.
Acciaio inox ferritico: caratteristiche fisiche
Questa famiglia deriva la sua nomenclatura dalla propria microstruttura cristallina che, ferritica per l’appunto, presenta come il Ferro caratteristiche magnetiche a temperatura inferiori ai 750°C. Proprio per questa struttura ferritica non possono però essere temprati, ma le caratteristiche di resistenza meccanica possono comunque essere innalzate grazie alla deformazione a freddo o alla trafilatura. Il limite di snervamento è molto basso e, non potendosi fare trattamenti termici per l’assenza di punti critici, si esegue la ricristallizzazione o l’incrudimento. Si consiglia di non scaldarlo oltre gli 850°C per non ingrossare il grano e di non sostare tra i 400 e i 570°C nel raffreddamento per non incorrere nella fragilità al rinvenimento.
Le proprietà fondamentali, dunque, sono:
- una moderata resistenza alla corrosione, che aumenta con la percentuale di Cromo;
- magnetizzabilità;
- non temperabile e da usare sempre dopo ricottura;
- la saldabilità è scarsa, in quanto il materiale che viene surriscaldato subisce l’ingrossamento del grano cristallino a causa del Cromo.
Acciaio inox ferritico: i campi di utilizzo
Gli acciai di questa categoria hanno nell’industria del bianco (elettrodomestici), nella produzione di griglie e ovunque sia necessaria una generica resistenza alla corrosione senza caratteristiche molto accentuate, I loro principali campi di utilizzo. Gli impieghi più comuni sono, infatti, vasellame o posateria di bassa qualità, acquai, lavabi e finiture per l’edilizia. In lamiere sottili si usano per rivestimenti, piastre per ponti navali, sfioratori, trasportatori a catena, estrattori di fumi e depolverizzatori.
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